Piccole Donne

Cos’è Piccole Donne?

Piccole Donne è il secondo lavoro che nasce dalla collaborazione tra Gloria Giacopini e Giulietta Vacis.
Il primo, Signorina Lei è un Maschio o una Femmina, era un testo che cercava di ragionare con ironia sull’essere donna e sulla percezione che le donne hanno di sé stesse all’interno della società.

Piccole Donne nasce come naturale prosecuzione di un lavoro di ricerca sul tema: ci siamo chieste come si percepissero le donne che, dal passato, ci hanno guidate verso l’indipendenza fisica, emotiva, intellettuale ed economica.
Ci siamo chieste quanto la loro percezione di loro stesse nel mondo fosse vicina o distante dalla nostra, quanto lo fossero i loro desideri, le loro voglie.

Per farlo, esattamente come nel processo di scrittura di Signorina, siamo partite dalle nostre infanzie, andando a cercare i più ancestrali modelli che sono stati alla base della nostra formazione di donne. Ci è stato inevitabile partire dalle Piccole Donne di Louisa May Alcott.

Quella che portiamo in scena è una “riscrittura” mediamente fedele al testo, ma, secondo noi, pienamente fedele alle intenzioni di una pioniera della libertà di genere e dell’indipendenza del pensiero femminile. Prima che Virginia Woolf scrivesse Una Stanza Tutta per Sé, la Alcott raccontava già l’importanza di guadagnare del denaro da sole, l’importanza del rendersi indipendenti.

Portiamo in scena la riscoperta di un testo che per cento anni è stato tradotto e riadattato con l’unico scopo di essere un gradevole racconto di Natale, mentre quello che realmente porta con sé, è il racconto di un percorso di maturazione e indipendenza. Un vero e proprio romanzo di formazione che poco ha da inviare ai grandi classici maschili, che per natura sociale sono stati presi maggiormente sul serio nel corso del tempo.

Le nostre Piccole Donne sono ragazze profondamente libere e sicure, che non si piegano ai compromessi di una società profondamente maschilista, non si piegano alle difficoltà economiche, o al volere e alle aspettative degli altri.
Sono ragazze fuori dal tempo grazie al loro unico e profondo anticonformismo.

Il lavoro della Alcott, donna indipendente, profondamente anti razzista e progressista, è un lavoro da riscoprire e riproporre alle generazioni più giovani in maniera comprensibile e svecchiata dell’aura di paternalismo che questo grande romanzo erroneamente si porta dietro.
Piccole Donne è uno scritto pioniere di un femminismo moderno, pacifico e disinvolto. Tra le opere del periodo infatti, è probabilmente quella che propone ai suoi lettori, un senso di uguaglianza così naturale ed istintivo da rispecchiare il desidero delle generazioni giovani di oggi, più del femminismo radicale della seconda metà del novecento.
Una risorsa da riscoprire e riportare alla luce.



“Niente è impossibile per una donna determinata.”

Louisa May Alcott

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